Dott. Salvatore Alessandro Giannino
Nutrizionista
Cene Mediterranee
A tavola: la ricetta del cambiamento
Grazie al suo importante valore simbolico il "convivio" permette di svolgere un lavoro terapeutico trasversale, su più livelli di problematiche "biopsicosociali".
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Per chi soffre di disturbi del comportamento alimentare cucinare serve a riprendere "il controllo sul cibo" e al tempo stesso a socializzare in gruppo per distogliere l'attenzione dall'oggetto della dipendenza. Nel nostro caso il cibo.
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Far la spesa in un mercato locale, parlare con i contadini, scegliere prodotti artigianali, leggere meglio le etichette, mangiare meno carne e prediligiere varietà autocnone, protegge la biodiversità, diminuendo l'impronta ecologica dell'uomo sull'ambiente.
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Solo con la sinergia tra azioni individuali, associative e politiche pubbliche si può dare una risposta concreta ai cambiamenti climatici.
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Perché per vincere questa scommessa c'è bisogno di una nuova cultura e di nuovi valori fondati sulla sostenibilità e sulla convivialità. Perché mangiare insieme è un atto educativo alla base della nostra civiltà mediterranea.
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Dietro ogni cibo e dietro ogni sapore c'è una storia sociale e personale, che viene da molto lontano. Un'identità che è stata dimenticata negli anni di bulimia consumistica. Quando l'idea di sviluppo infinito ha prodotto corpi a sua immagine e somiglianza: obesi da un lato e sottopeso dall'altro. Entrambi malnutriti, o per eccesso o per difetto.
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Perché ancor oggi l'umanità resta divisa in due: tra chi ha più fame e poco cibo e tra chi ha troppo cibo e poca fame. Tra chi è alla ricerca del mangiare e chi cerca di degiunare per non ingrassare.